Galbiga da cartolina

Galbiga da cartolina

Che spettacolo ieri, Galbiga in grande spolvero per una giornata che ci resterà a lungo nella memoria: clima perfetto, panorami meravigliosi, la giusta compagnia e un percorso da godere ad ogni colpo di pedale! Parcheggiare nei paesi sulla sponda del lago di Como non è cosa semplice, così oltrepassiamo Argegno e lasciamo l’auto poco dopo, in breve siamo in sella e torniamo indietro fino alla partenza della funivia per Pigra. Bici in cabina e su. Si accendono i gps e si comincia a lavorar di pedale attraversando il paese. Neanche un bar aperto, niente caffè oggi? Senza fretta, chiacchierando, arriviamo all’alpe di Colonno dove finalmente riusciamo a berlo. Si riparte, e tra una foto e una ripresa arriviamo al rifugio Boffalora. Questo scatto non me lo lascio certo scappare ……..

Quando lo trovo un’altro riflesso così? Sembra la processione della Via Crucis: ogni tre per due siamo fermi a fotografare, ma pian piano i km fatti crescono e l’altimetro segna una quota più elevata. Arriviamo al rif. Venini dove i tavoli son già tutti apparecchiati: i “cattivi pensieri” si affollano nelle nostre menti ma stoici si riprende a pedalare: vuoi non arrivare in vetta?

Dai, dai ….. su, su …… tra una battuta e un capitombolo (uè Silvio, anche in salita?ti mettiamo le rotelle!) si tocca la vetta. Cambio di maglietta, foto, riprese, altre battute poi via, abbiamo un dovere da compiere. Prima di tutto la discesa,

poi …… beh, poi ………

Che dire? Polenta e formaggio (o polenta e cervo …… ) son decisamente meglio delle barrette ……. Anche il vinello va giù meglio dell’acqua con i sali ………. Anche se il ragazzo che ci sta servendo ce lo sconsiglia (“il caffè qui non è proprio buono …… “) ce lo facciamo portare: bere anche un grappino ci sembrava troppo! Casco in testa, zaino in spalla e si riparte: adesso viene la parte migliore. Ciò che resta della strada militare procede con un infinito traverso in leggera discesa, interrotto ogni tanto da qualche polla per abbeverare gli animali al pascolo

Il panorama è dei migliori ovunque volgi lo sguardo: verso Sud o verso Nord

Il Mau ogni tanto scatta avanti per fare qualche ripresa, poi mi fermo io a scattare foto. Marco prosegue inseguito da Silvio: con giù un paio di bicchieri non si accorge neanche di scendere!

Ancora in traverso e ancora foto, poi laggiù in fondo si comincia a scender più decisi e le pause si riducono: siam tutti impegnati a goderci questa infinita discesa. Ci si abbassa veloci con lunghe serpentine nel bosco fino a raggiungere la galleria. Da li è un attimo arrivare a pian Nava e imboccare la discesa verso Griante e poi Tremezzo, la in basso

Vuoi non fare una foto alla punta di Bellagio? Dai, dai ….. arrivati alle prime case del paese imbocchiamo la vecchia mulattiera che con una lunga fila di gradini ci porta fino alle rive del lago: il mal di schiena ringrazia, però che discesa!

Ormai solo una decina di chilometri ci separano dalla fine del giro e con cambi regolari in testa al gruppo arriviamo alle auto parcheggiate. 38 chilometri, un migliaio di m scarsi di dislivello + e un bel 1600 abbondanti di dislivello -. Che dite, una birretta non ce la siamo meritata anche oggi?

Per info: mountainebike.eu